lunedì 2 luglio 2007

Coltivazione

Scelta del seme

La scelta del seme è di primaria importanza per la coltivazione della canapa. I fattori che influenzano la scelta del seme sono molteplici:
-Tempo di maturazione e raccolta
- Resa unitaria per pianta
- Tempi di fioritura
- Adattamento a fattori ambientali
- Qualità della resina
- Resistenza alle malattie e predatori
- Qualità della fibra, della polpa e dei semi
- Reperimento dei semi



In Italia è vietato il possesso di semi per la produzione di resina (anche se la cassazione ha recentemente assolto degli imputati che coltivavano tale pianta nel proprio giardino). Per la varietà da fibra e da seme, questi dovrebbero essere disponibili presso i consorzi agrari, ma di fatto è molto difficile e burocraticamente complicato procurarseli. In Olanda e in altri paesi esistono ditte specializzate che offrono un'ampia scelta di differenti varietà da resina, certificate e garantite. I semi non maturi, bianchi, schiacciati o spezzati non sono in grado di germinare. Il patrimonio genetico del seme determinerà le caratteristiche di ogni singola pianta, che saranno sempre dipendenti anche dall'ambiente e dalle tecniche colturali. E' importante quindi cercare anche di avere le migliori condizioni ambientali (se necessario modificandole) necessarie alle nostre piante ed eseguire correttamente tutti i lavori, dalla preparazione del terreno alla raccolta e conservazione




Vasi e Terricci

Per le coltivazioni in serra e indoor spesso la scelta del terreno si riduce a un buon terriccio da vaso a reazione non acida. In genere un terriccio universale, facilmente reperibile presso qualsiasi rivendita di articoli da giardinaggio o consorzi agrario, andrà benone.La scelta del vaso non è da trascurare, soprattutto per quanto riguarda la dimensione dello stesso. Per permettere la crescita di un robusto apparato radicale è necessario utilizzare un vaso con un diametro di ca. 30 cm e cercare di garantire un buon drenaggio (talvolta sarà necessario per questo scopo aggiungere al terriccio sabbia, argilla espansa o ghiaia nelle seguenti proporzioni: 1/4 di materiale drenante e 3/4 di terriccio). Un buon drenaggio permette di avere un vaso con terriccio ben aerato, uno dei fattori fondamentali di crescita*.



*I fattori di crescita fondamentali per la canapa sono cinque: aria, acqua, luce, temperatura e terreno (con nutrimenti presenti o aggiunti). Se carenti o in squilibrio tra loro si potranno avere gravi deficienze nello sviluppo. Per assicurarci la migliore crescita dovremmo favorire la massima disponibilità di questi elementi per le nostre piante.




Semina e Trapianto

Il periodo ottimale per la semina è a partire dall'equinozio di primavera (21 marzo) fino ai primi di giugno*. Il seme dovrà essere collocato a ca. 0,5 cm sotto terra (sono da evitarsi i metodi di germinazione fuori dal terreno, come mettere i semi nel cotone umido, o simili, perché indeboliscono la piantina e si rischierebbe di danneggiarla al momento della posa nel terreno). Il terreno dovrà essere mantenuto umido (ma l'acqua non deve mai ristagnare) e ad una temperatura di almeno 15-18 °C. Dopo alcuni giorni (2-10 a seconda della varietà, della temperatura, della composizione del terreno e dell'età del seme), le piantine cominceranno ad uscire dal terriccio con il guscio del seme ancora attaccato al fusto allo stato embrionale. Con la caduta del guscio si apriranno i cotiledoni (foglie presenti nel seme) e subito dopo apparirà la prima coppia di vere foglie; un paio di foglioline opposte fra di loro, ognuna con il proprio picciuolo (gambo fogliare). Le paia di foglie successive spunteranno in formazioni opposte e queste foglie saranno formate nel secondo paio, di 3 foglioline ognuna, nel terzo di 5... e così via fino a 11-13 foglioline.Le giovani piante richiederanno almeno 12-13 ore di luce al giorno, e durante i mesi di crescita risponderanno all'aumento delle ore di luce e della temperatura dell'aria e del terreno con un aumento di vigore della crescita.




Il trapianto è un'operazione molto delicata ed è consigliabile che avvenga di sera, o di mattina presto, per causare meno shock alle piantine. Con il raggiungimento del 5° paio di foglie, 3-6 settimane dopo la semina, le piantine saranno cresciute abbastanza da poter essere trapiantate nel vaso definitivo (ca. 30 cm di diametro).Per estrarre la piantina dal vasetto è meglio bagnare il terriccio in modo che non si sgretoli. Si capovolge poi il vasetto trattenendo il pane di terra radicato con il palmo della mano e senza romperlo, si misura la profondità della buca infilando nella terra il vasetto e vi si sistema la pianta. Una leggera pigiatura del pane di terra ne migliora il contatto con la nuova sede. Non aggiungendo fertilizzanti nelle due settimane successive al trapianto si incoraggiano le radici a crescere per cercare i nutrimenti. Nei giorni successivi al trapianto è necessario mantenere umido il terreno per evitare il disseccamento (e la morte) delle piante.Il periodo ideale per i trapianto è da fine aprile, per tutto maggio, fino a giugno inoltrato. Sono da evitare i trapianti con calori eccessivi, che potrebbero bruciare le giovani piantine o farle andare direttamente in fioritura, senza la levata e la fase di accrescimento vegetativo.Dal trapianto alla fioritura le piante di canapa avranno bisogno di relativamente pochi lavori complementari. D'altronde, un'attenzione costante sarà necessaria per il buon andamento del raccolto. Le piante non dovranno mai soffrire di siccità e il terriccio dovrà sempre essere mantenuto umido.


* E' consigliabile effettuare la semina in piccoli vasetti di ca. 10 cm di diametro. In tal modo avremo la possibilità di seminare più piantine in uno spazio ristretto e potremo poi selezionare le migliori per il trapianto, eliminando quelle più deboli.


Fiuritura

Il tempo di entrata in fioritura della canapa è influenzato da diversi fattori come l'età della pianta, cambiamenti nel fotoperiodo (alternanza delle ore di luce e di oscurità) e da altri fattori ambientali.
Quando una pianta si trova ad avere un'età adeguata per la fioritura (dai 2 mesi in poi) e cominciano, dopo il solstizio estivo (21 giugno), ad aumentare le ore di oscurità, per molte varietà inizia la fioritura.
In luglio le giornate ricominciano progressivamente ad accorciarsi e la canapa comincia a fiorire e produrre resina. Con l'accorciarsi delle giornate le piante aumentano la produzione di fiori e la produzione di THC (il costituente più psicoattivo della resina) aumenta, fino a un periodo di massima concentrazione di resina in ottobre e novembre, dopo l'equinozio d'autunno (21 settembre). Dopo questo periodo la luce del giorno comincia ad essere meno di 10 ore e la produzione di THC rallenta e finisce.
La canapa (come già detto) è una pianta dioica, ciò significa che ci sono individui maschi e individui femmine, che porteranno rispettivamente fiori maschili e fiori femminili (talvolta si trovano individui ermafroditi che portano entrambi i fiori, ma allo stato naturale non è una norma). Siccome i tricomi ghiandolari, cellule vegetali su cui si sviluppa la resina e dove è presente il THC, si svilupperanno principalmente sui calici dei fiori femminili, è di estrema importanza, per la produzione di sinsemilla*, il riconoscimento del sesso delle piante il più presto possibile. Il primo segno di fioritura nella canapa è l'apparizione di fiori allo stato embrionale, indifferenziati, sullo stelo principale, all'intersezione di questo con le foglie. Nello stadio preflorale il sesso della canapa è irriconoscibile. Quando appaiono, i fiori embrionali sono indifferenziati ma presto quelli maschi potranno essere riconosciuti per la loro iniziale forma curva, a cui faranno presto seguito la formazione di piccoli boccioli rotondi, a punta, con cinque scanalature, che sono uniti allo stelo per mezzo di un minuscolo gambo. I fiori femminili sono riconoscibili dall'ingrossamento dell'embrione, che diventerà un calice tubolare, a punta, da cui spunteranno presto due pistilli bianchi. Questi pistilli hanno la funzione di catturare il polline maschile portato dal vento per l'impollinazione dell'ovulo femminile che si trova dentro al calice. Il calice si ricoprirà progressivamente di tricomi ghiandolari e si formeranno, l'uno vicino all'altro, sempre più fiori. Queste "infiorescenze" avranno tempi di maturazione diversi a seconda della posizione sulla pianta e quindi della possibilità di ricevere più o meno luce.
Le varietà di canapa hanno tempi di maturazione assai diversi fra di loro, ma in tutte i maschi fioriranno sempre prima delle femmine (fino ad un mese prima).
Per il sicuro riconoscimento del sesso delle piante è preferibile attendere fino alla formazione dei primi fiori riconoscibili. Alcuni giorni dopo la loro formazione, si aprono i fiori delle piante maschili e vengono rilasciati milioni di grani di polline che, trasportati dal vento, andranno ad attaccarsi ai pistilli che escono dai calici femminili, fertilizzandoli. Dal momento della fertilizzazione, nel calice comincia a formarsi il seme e si ha la caduta dei pistilli. Al seme occorreranno dai 15 ai 40 giorni per maturare e alla fine cadere sul terreno.

*La migliore produzione di resina, come qualità e come quantità, si ha eliminando le piante maschio prima dell'apertura dei fiori il conseguente rilascio di polline, per non permettere alle piante femmine di essere fertilizzate e quindi di produrre semi (sinsemilla è una parola spagnola che significa "senza semi").
La resina si forma principalmente sui fiori femminili; se non fertilizzata, la pianta femmina continuerà a produrre nuovi fiori e in essi si formeranno sempre più nuovi tricomi ghiandolari. Se non fertilizzato, il fiore comincerà comunque ad ingrossarsi, ricoprendosi sempre più di resina fino all'eventuale senescenza e/o morte. I pistilli si essiccheranno e, all'ingrossamento del fiore, cadranno.
La scelta del momento della raccolta dipenderà dalle preferenze personali.


Fertilizzanti

Per i fertilizzanti è necessario fare una premessa. Il neofita dovrebbe usarli con estrema prudenza: è facile esagerare nella somministrazione ed uccidere le proprie piante. Per rendere disponibili alla pianta il fosforo, il potassio e l'azoto necessari allo sviluppo, è preferibile usare un nutrimento biologico. C'è meno possibilità di errore e poi non dimentichiamo mai che la pianta che coltiviamo sarà quella che utilizzeremo poi per diversi scopi e quindi sarà decisamente meglio che essa sia cresciuta in modo sano e naturale.
Se comunque desiderate fertilizzare fatelo con moderazione seguendo questa breve tabella che spiega i periodi e i tipi di fertilizzanti da utilizzare:


Raccolta e Conservazione

La raccolta delle infiorescenze femminili, dov'è concentrata la maggior parte di resina, può essere fatta in due modi fondamentali: individualmente, tagliando le infiorescenze dal ramo al momento del raggiungimento della maturazione desiderata; oppure tutte assieme, tagliando l'intera pianta alla base del fusto. Sia che si utilizzi la prima o la seconda modalità, sarà necessario comunque seccare le piante (se la pianta è raccolta intera i fiori avranno bisogno di un tempo più lungo per seccare, ma un essiccamento più lento dà ai fiori un gusto più "morbido" e "rotondo").Appena dopo la raccolta, i singoli rami o l'intera pianta andranno appesi all'ombra (meglio se al buio completo), capovolti con la parte superiore verso il basso a una distanza sufficiente per permettere all'aria di circolare tra loro. Essendo capovolte, le foglie presenti coprono le infiorescenze e ne proteggono la resina. Meno le sommità fiorite vengono maneggiate, migliori risulteranno sotto ogni aspetto. Se presenti, eventuali parti di pianta attaccate da muffe, devono essere separate dal resto del raccolto. Dopo la raccolta, vengono rovinati più fiori per un cattivo "maneggiamento" che per qualunque altra causa. Il posto per l'essiccazione dovrà essere ventilato, asciutto ed avere una temperatura fra i 15 e i 25 °C. Dopo 10-20 giorni (a seconda della temperatura, dell'umidità dell'aria e del volume delle infiorescenze), i rametti che portano i fiori, se piegati, si spezzeranno facilmente. A questo punto i fiori saranno abbastanza secchi da poter essere conservati senza il pericolo di sviluppare muffe e funghi. Nelle infiorescenze deve rimanere circa il 10% di acqua: se non viene mantenuta una certa quantità d'acqua, infatti, la resina perderà potenza e i fiori si disintegreranno.
La conservazione può avvenire in vasetti di vetro (soluzione migliore per la conservazione dell'aroma) o in sacchetti di carta tipo quelli del pane (questa soluzione permette una maggiore traspirazione).
Un'infiorescenza dopo la raccolta non è più morta di quanto potrebbe esserlo una mela. Durante l'essiccazione, e anche dopo essere impacchettati e rinchiusi, i nostri fiori continueranno a maturare. La stagionatura successiva alla raccolta fa sì che la resina e i cannabinoidi finiscano di maturare, ed elimina il gusto, talvolta spiacevole, di "verde" dovuto alla clorofilla e altri pigmenti che si decomporranno. Dopo l'essiccamento e la maturazione, i nostri fiori di canapa saranno pronti ad essere usati, sia a scopo sacramentale, che farmaceutico, salutistico o semplicemente ricreazionale.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

salve,
quello che ha scritto è molto eloquente e tutto, ma e volevo chiedere invece per quanto riguarda le lowryder ??
come faccio a ottenere i risultati migliori ?

crazy89@mac.com

grazie mille

Anonimo ha detto...

Quanto costa una piantina di ganja femmina?